Come gestire l'innovazione nelle PMI

Nel mondo del business ricorre spesso il termine “innovazione”, soprattutto quando si parla di stare al passo con i trend del mercato e con le esigenze dell’azienda e dei propri dipendenti. 


Saper innovare la propria impresa, infatti, non è più un plus, ma è diventata una necessità.

Agire in questo campo può essere complesso, perché non sempre le intuizioni si traducono in soluzioni innovative facilmente applicabili, o perché abbracciare il cambiamento senza incontrare attriti richiede un'elaborata strategia e un’efficace comunicazione interna.


A tal fine è essenziale comprendere il vero significato dell’innovazione aziendale e come questa possa diventare un elemento chiave per le PMI.


Le differenti tipologie di innovazione


Il termine “innovazione” porta con sé un significato molto ampio che va dalla creazione di un nuovo elemento, al miglioramento di un elemento già esistente, come qualche prodotto/servizio, col fine ultimo di renderlo più competitivo sul mercato.


L’innovazione negli anni è diventata sinonimo di novità e trasformazione, la quale può sia rivoluzionare un prodotto, sia i processi che ne stanno alla base.

Spesso questa viene associata alle grandi invenzioni come quella della lampadina da parte di Thomas Edison.


Tuttavia, tale processo si può presentare anche in forme meno evidenti per gli stakeholders di un’azienda, e ben più visibili per i dipendenti che ne fanno parte. Ad esempio, possono essere identificate come innovazione anche la riorganizzazione dell'azienda e il miglioramento dei processi aziendali, nell’ottica di migliorare le prospettive future dei propri prodotti sul mercato.


A causa dei molteplici significati, l’innovazione è stata suddivisa in due categorie: disruptive e progressive. 


La prima viene denominata anche “innovazione di rottura” e si verifica quando avviene una scoperta che rivoluziona il mercato, cambiando le logiche esistenti fino ad allora (per esempio, possiamo pensare all’invenzione dell’iPod). 


L’innovazione progressive, invece, è rappresentata da un processo continuo che si verifica all’interno dell’azienda.

Può essere chiamata anche “incrementale” e consiste nel miglioramento di qualcosa che già esiste. Un esempio concreto può essere il miglioramento di un’app, introducendo elementi che ne perfezionino l’utilizzo per andare incontro alle esigenze dei clienti. 


Gli ambiti più diffusi attraverso i quali si può avviare un percorso di innovazione aziendale sono: l’innovazione di prodotto, l’innovazione di processo e l’innovazione organizzativa.


Come gestire l’innovazione?


Una volta chiarito il significato di innovazione e le diverse sfaccettature di questo termine, è altrettanto importante comprendere come si possa innovare la propria azienda nel concreto.

 

Prima di tutto, l’innovazione, come tanti altri processi, deve avere un proprio spazio all’interno dell’organizzazione dell’azienda. Ricopre un ruolo strategico e, proprio per tale motivo, deve essere organizzata come le altre aree aziendali. Questo consente di gestirla correttamente sia dal punto di vista operativo, sia dal punto di vista economico.


Qui si inseriscono le metodologie lean e lean thinking, le quali sono fondamentali per innovare la propria azienda.



Il metodo lean, il quale può essere utilizzato per gestire l’azienda, deriva dal concetto di kaizen: miglioramento continuo delle pratiche operative che coinvolge tutte le risorse dell’azienda e comporta l’ottimizzazione delle risorse già esistenti. 

Questo metodo dunque consiste nel produrre più risultati, in termini di utili e soddisfazione dei clienti, riducendo al minimo gli sprechi. 

Il lean thinking viene inteso come lo sviluppo di una cultura e di un approccio aziendale che abbia come fine ultimo il benessere dei dipendenti e la produttività. Non si tratta solo di mettere in atto delle azioni che portino dei buoni risultati dal punto di vista operativo, ma di lavorare parallelamente sul benessere professionale e personale dei propri dipendenti.


Infatti, per ottenere dei miglioramenti a lungo termine è necessario che le fondamenta dell’azienda siano ben solide. Solo allora l’azienda sarà pronta per accogliere dei cambiamenti.


Così facendo, non si corre il rischio di innovare la propria azienda o i propri servizi, svolgendo una serie di attività disordinate e mal organizzate e senza degli obiettivi ben definiti. 



Inoltre, a tal fine, esistono delle vere e proprie norme per la gestione dei processi di innovazione, le quali aiutano le aziende a comprendere le migliori regole da introdurre per controllare i processi innovativi e ottenere risultati concreti.


Innovazione digitale


Una delle tipologie di innovazione più frequenti ultimamente è rappresentata dall’innovazione, o trasformazione, digitale. Questa rende le aziende sempre più competitive anche a causa della rapidità crescente che porta nell’operatività delle aziende stesse. Infatti, l’innovazione digitale va a braccetto con la tecnologia, che ricopre un ruolo fondamentale in questo processo.


L’innovazione digitale è ormai necessaria per tutte le PMI, le quali si trovano a dover conciliare la velocità e l’evoluzione del mercato con la necessità dell’azienda e dei propri dipendenti di digitalizzare i processi già esistenti.


Sono molteplici i vantaggi di una corretta innovazione dal punto di vista digitale, come una maggiore soddisfazione delle esigenze dei propri clienti, un risparmio economico notevole dato dall’ottimizzazione delle risorse, o l’utilizzo di nuovi metodi per migliorare e incrementare la produttività dell’azienda.


Le aziende devono essere capaci di portare avanti questo tipo di innovazione nel miglior modo possibile, senza incappare in errori comuni che non portino poi ai risultati sperati. 

È necessario pensare all’innovazione digitale come ad un processo che accompagna l’azienda, la quale integra gradualmente la tecnologia nei processi organizzativi e nella quotidianità delle attività da svolgere.


Per farlo è fondamentale coinvolgere adeguatamente i propri dipendenti, formandoli e rendendoli parte attiva della trasformazione.


Le aziende infatti che portano l’innovazione digitale riducendola ad un progetto di interesse solo dell’area IT, in genere presentando delle difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. 


Al contrario, avviare un percorso di innovazione digitale significa andare incontro ad un cambiamento tecnologico e, soprattutto, culturale e organizzativo. Non si tratta solo di significa anche creare nuovi modi di lavorare.

  

La sfida del cambiamento


A qualsiasi tipo di innovazione si vada incontro, è necessario tenere in considerazione il cambiamento culturale che questa porta in azienda.


Per far sì che i dipendenti siano propensi al cambiamento è importante che l’innovazione passi attraverso una comunicazione interna efficace, insieme ad una definizione chiara degli obiettivi e ad un coinvolgimento attivo delle risorse umane. 


Tali elementi favoriscono una diffusione positiva delle idee proposte tra i dipendenti e una maggiore propensione all’innovazione. Grazie ad una comunicazione efficace e trasparente, inoltre, l’azienda può individuare eventuali “colli di bottiglia” dei processi e trovare delle soluzioni per eliminarli e prevenire le criticità. Tutto ciò concorre ad aumentare il vantaggio competitivo dell’azienda stessa. 


La componente a cui bisogna porre particolare attenzione durante un processo di innovazione sono proprio le persone, principale risorsa strategica dell’azienda. 

Lavorando attivamente per gestire la comunicazione in modo corretto, sarà possibile introdurre qualsiasi cambiamento, e questo consentirà all’azienda di innovarsi continuamente.


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