Contabilità generale e contabilità analitica: quali differenze?

Saper effettuare un ottimo controllo di gestione è fondamentale per tenere sotto controllo l’andamento della propria azienda. 


Ciò permette anche all’imprenditore di cogliere eventuali segnali negativi che possano scaturire dall’analisi della contabilità, in modo da essere in grado di prevenire più agevolmente una crisi aziendale. 


A questo scopo sono essenziali una buona contabilità generale e analitica, le quali permettono all’imprenditore di tenere sempre sotto controllo i ricavi, i costi e l’evoluzione degli stessi.


Contabilità come elemento essenziale


La contabilità ricopre un ruolo primario nell’operatività quotidiana di tutte le aziende. In primo luogo, permette di assolvere agli obblighi burocratici imposti dalla legge italiana. Allo stesso tempo, attraverso una serie di operazioni che vengono registrate, fornisce delle rilevanti informazioni sullo stato di salute dell’impresa.


Se lo stato di salute, al termine dell'esercizio, è positivo, significa che l'azienda ha avuto più ricavi rispetto ai costi e, di conseguenza, ha avuto anche degli utili. 

Il termine “esercizio” indica l’insieme delle operazioni gestionali riferite ad un determinato periodo di tempo amministrativo.

Se, al contrario, l’andamento è negativo, i costi sono stati superiori ai ricavi e ci sono state delle perdite d’esercizio. 


Tali informazioni, si possono evincere complessivamente dalla contabilità generale. 

In alcuni casi sono delle informazioni sufficienti per conoscere e comprendere l’andamento dell’azienda. Nei casi in cui la realtà aziendale è molto strutturata, nasce la necessità di affiancare alla contabilità generale, anche quella analitica. 


Grazie a quest’ultima si possono ottenere delle informazioni più precise e approfondite. 

Ad esempio, si può evincere da quale servizio, ed eventualmente da quale punto vendita dell’azienda, derivi l’utile ricavato, e da quali invece derivino le perdite. 


Contabilità generale


La contabilità generale è un sistema informativo che nasce con lo scopo di individuare ed elaborare i dati quantitativi che riguardano l’azienda, necessari per il calcolo delle imposte e per la redazione del bilancio d’esercizio. Quest’ultimo è utile per tracciare e comprendere l’andamento generale. 


La contabilità generale di solito prende in esame le attività e le performance dell’anno precedente riguardanti operazioni di gestione esterne all’azienda, le quali vengono suddivise e riportate attraverso le differenti voci nel bilancio di esercizio, anche in base alla loro provenienza e natura.


Le informazioni che scaturiscono da questo tipo di contabilità sono di natura esclusivamente economica e/o finanziaria, dunque non estrapolano alcuna informazione sull’efficienza dei processi aziendali o sui potenziali miglioramenti da apportare.


Essendo obbligatoria per legge, deve essere redatta seguendo precisi criteri e forme.


Contabilità analitica


La contabilità analitica, denominata anche contabilità industriale o contabilità interna, è un sistema che ha lo scopo di classificare e dare punti di vista differenti per interpretare al meglio i dati derivanti dalla contabilità generale.


Questo tipo di sistema identifica i costi diretti per ricavo, indipendentemente dal fatto che possano essere variabili o fissi.


La contabilità analitica alimenta il controllo di gestione, ossia il processo che sta alla base delle scelte strategiche dell’impresa, le quali determinano il successo o il fallimento di un progetto.


Grazie alla contabilità analitica il reparto manageriale può valutare la convenienza di un’attività in termini economici, stabilire il prezzo di vendita di un nuovo prodotto/servizio, verificare l’efficienza e la produttività di un processo operativo, analizzare la redditività di un singolo settore e di un singolo prodotto.


Si tratta di un’analisi dinamica, le cui operazioni possono essere automatizzate grazie ai software gestionali. Questi permettono di accedere ad un quadro delle attività in tempo reale, supportando le più rilevanti scelte strategiche.


A differenza della contabilità generale, quella analitica è indispensabile in mercati molto competitivi, ma non obbligatoria per legge. 




Principali differenze tra generale e analitica


Le distinzioni più rilevanti tra i due sistemi riguardano i destinatari e gli scopi finali. 


La contabilità generale fornisce delle informazioni destinate all’esterno dell’azienda, quindi ai fornitori, alle banche, agli analisti finanziari e allo Stato. Mette a loro disposizione tutte le informazioni che riguardano lo stato di salute dell’impresa. 

Un'ulteriore distinzione è data dalla natura obbligatoria di questo sistema, il quale impone il rispetto di specifiche norme in termini di esposizione dei dati e di tempistiche. 

A causa della necessità di fornire dei dati precisi a terzi, la contabilità generale esamina solamente dati espressi in forma numerica.


D’altro canto, la contabilità analitica produce delle informazioni rivolte ai soggetti interni dell’azienda. Tali informazioni sono essenziali per definire gli obiettivi futuri, sulla base dello svolgimento delle attività e sulle perfomance ottenute fino ad allora. Inoltre, la contabilità analitica non è soggetta ad alcun obbligo e può quindi distribuirsi in un arco temporale funzionale agli obiettivi prefissati dall’azienda.


La contabilità analitica considera, oltre ai dati numerici, anche dati di altro genere, traducendoli in parametri che possono essere successivamente utilizzati per le analisi.


Scopi finali dei due tipi di contabilità


Ogni sistema di contabilità è destinata al monitoraggio di determinati fattori e ha delle finalità ben precise. 


La contabilità generale ha come scopo ultimo la produzione del bilancio di esercizio, il quale verifica l’andamento dell’impresa nell’ultimo anno.


La contabilità analitica, visto anche il più ampio bacino di dati che prende in considerazione, fornisce un buon punto di partenza per un controllo di gestione efficace. Offre un monitoraggio costante della gestione d’impresa, garantendo il rispetto di equilibri economici, finanziari e patrimoniali.


Perché aggiungere la contabilità analitica a quella generale


Per avere degli efficaci sistemi di contabilità è necessario mettere in campo diverse risorse e conoscenze. 


Mentre la contabilità generale è obbligatoria per legge, la contabilità analitica potrebbe essere superflua per alcune aziende. 

A questo proposito, una domanda che spesso l’imprenditore si pone è: un sistema di contabilità analitica è realmente necessario per la mia azienda? 


Se si vuole avere una migliore gestione della propria impresa, basata su scelte strategiche più mirate e processi ottimizzati, allora la contabilità analitica può apportare un contributo vantaggioso all’imprenditore orientato ad un miglioramento continuo.


Inoltre, se l’azienda va incontro a delle difficoltà economiche e non è in grado di realizzare un intero reparto di contabilità, può affidarsi ad un consulente esterno che esamini la situazione e restituisca un’analisi dei dati basata sugli obiettivi aziendali comunicati dall’imprenditore. In questo modo l’azienda potrà avere una guida per le proprie scelte future.



Ultimi articoli

Prenota una consulenza con uno dei nostri esperti