Il ruolo della governance nei criteri ESG

Dal 2024 tutte le aziende dovranno obbligatoriamente adeguarsi ai criteri ESG, a causa delle nuove direttive dell’Unione Europea. 


È stato stimato che l’allineamento ai principi di sostenibilità possa portare alle imprese un aumento del fatturato del 23%. Dunque, nell’avviare politiche conformi alle norme, le aziende potrebbero trarre notevoli vantaggi. 


Se, al contrario, queste dovessero decidere di non allinearsi a tali principi, ciò comporterebbe delle sanzioni salate, oltre al rischio di perdere competitività e risorse economiche. 


Risulta essere necessario sapere in che modo le aziende possano intervenire rapidamente per adeguarsi alle nuove direttive, soprattutto per quanto riguarda una delle lettere più trascurate dei criteri ESG: la governance. 


G come governance 


Generalmente ciò di cui si sente parlare più spesso quando si parla dei criteri ESG è il tema della sostenibilità, sia a livello ambientale, sia a livello sociale. 

Il tema di cui si parla meno, e sul quale si può riscontrare meno chiarezza, è rappresentato dalla governance, ultima lettera dell’acronimo ESG. 


Quest’ultimo, che indica il rating di sostenibilità, racchiude in sé stesso i punti relativi all’impatto sociale, ambientale e alle politiche di gestione aziendale. 


Inoltre, da quest’anno per le imprese è sorta una novità. Dal mese di gennaio del prossimo anno infatti, tutte le aziende dell’UE avranno l’obbligo di rendere pubblici i propri dati relativi ai criteri ESG, col fine di ridurre il greenwashing, rafforzare l’economia sociale del mercato e porre le basi per introdurre degli standard di trasparenza sul tema della sostenibilità che siano di esempio a livello globale.


Il rating ESG ha assunto in questi ultimi anni un’importanza crescente, culminata nelle nuove normative di stampo europeo. Grazie a tale rating, investitori e stakeholders possono acquisire una comprensione più approfondita sul grado di sostenibilità di un’impresa, analizzando i punti sopra indicati.


Tra questi, il criterio denominato Governance racchiude al proprio interno tutte le decisioni e strategie relative alle politiche di gestione aziendale. Queste possono riguardare l’etica retributiva interna (a tal fine è importante agire per ridurre il gender pay gap), il rispetto delle regole meritocratiche, i diritti degli azionisti, il contrasto alla corruzione e le regole di composizione dei Consigli di Amministrazione.


La governance rappresenta dunque l’identità dell’azienda stessa e la sua determinazione nell’agire per portare avanti politiche conformi ai criteri ESG, per questo viene considerata un elemento cruciale.


La storia, infatti, insegna come delle scorrette politiche di governance possano causare enormi danni finanziari all’azienda. Per evitare questo, è importante sviluppare delle politiche col fine di avere una governance esemplare.


Infatti, una buona governance è in grado di determinare il successo di un’azienda, soprattutto per ciò che concerne quelle che operano nel mercato finanziario.


Trasparenza nei dati e digitalizzazione 


La governance deve essere solida e deve riportare ai propri stakeholders delle informazioni accurate, per garantire trasparenza. Un’ottima etica aziendale e di governance contribuiscono, dunque, ad aumentare tale trasparenza, proteggere gli interessi degli investitori e favorire la redditività dell’azienda. 


I dati ESG forniti dall’impresa stessa devono essere primariamente verificati, in modo da risultare affidabili all’esterno e per non rischiare di perdere la fiducia e influenzare negativamente la brand reputation.


Per garantire l’affidabilità dei dati e ridurre la complessità nell’elaborazione dei documenti per la rendicontazione ESG, è possibile introdurre delle soluzioni tecnologiche, come, ad esempio, delle piattaforme digitali. Queste offrono degli strumenti utili alla valutazione e al monitoraggio dei dati ambientali, per l'analisi del rischio climatico e per tener traccia dell’impatto del carbonio sul territorio. 


Etica e valori aziendali


La responsabilità etica e l’integrità rappresentano una sfida per la maggior parte delle aziende. Quando si parla di “avere una buona governance” ci si riferisce al modo in cui l’azienda viene gestita nella sua totalità. L’etica, invece, riguarda nello specifico il comportamento del personale. 


Qui svolge un ruolo di primaria importanza il Consiglio di Amministrazione, il quale ha il compito di definire la tipologia dei valori di cui si deve fare promotore e di cui l’azienda stessa deve farsi promotrice verso l’esterno. Questi comprendono i comportamenti che l’azienda deve portare avanti nella gestione aziendale. 


È fondamentale dunque stabilire un sistema dei valori che funga da guida per le decisioni aziendali future. 


Per garantire, inoltre, una corretta etica aziendale, il CDA deve istituire un comitato per la supervisione e il monitoraggio dell’attuazione delle politiche legate a questo tema. 

Una buona etica aziendale deve basarsi sui valori dell’equità, della comunicazione trasparente, del trattamento paritario degli stakeholders, della conformità e della correttezza in termini finanziari.


Retribuzioni della classe dirigenziale


Capita spesso ultimamente che le retribuzioni dei dirigenti siano strettamente connesse al raggiungimento degli obiettivi sostenibili. In questo senso, è importante considerare molteplici metriche ESG, stabilendo dei termini precisi e le modalità utili a stabilire quando un obiettivo possa essere considerato raggiunto.


A tal fine, per includere i criteri ESG nelle retribuzioni, possono essere stabilite quattro unità di misura: obiettivi sia interni, sia esterni, KPI individuali, incentivi a lungo termine e bonus annuali e, infine, scalabilità degli obiettivi.


Il tutto deve essere stabilito e definito nella più completa trasparenza, sempre in conformità con i criteri ESG. 


Governance come colonna portante di un’azienda sostenibile


Agire per introdurre delle politiche di sostenibilità dal punto di vista ambientale e sociale è necessario per ottenere un buon rating ESG e, dall’anno prossimo, non incorrere in sanzioni.

Tuttavia, è impossibile farlo se non vengono primariamente introdotte delle iniziative e delle politiche per una buona ed etica gestione dell’azienda, la quale risulta determinante per poter avviare un percorso di sostenibilità efficace.


Allo scopo è fondamentale non trascurare la governance, ma intervenire attivamente per far sì che questa funga da colonna portante del cambiamento aziendale, diffondendo una cultura basata su un’etica sostenibile.

Ultimi articoli

Prenota una consulenza con uno dei nostri esperti